La U.S. Customs and Border Protection (CBP) ha emesso il messaggio CSMS #65340246 introducendo una modifica operativa rilevante nell’ambito delle importazioni di alluminio soggetto alle misure della Sezione 232. A partire dal 28 giugno 2025, sarebbe possibile utilizzare la dicitura “Unknown” (codice ISO: UN) per indicare il Paese di fusione e colata, nel caso in cui l’importatore non fosse in grado di indicare un Paese nel dettaglio.
Nella serata di ieri, 10 giugno, è stata emanata la sentenza della Corte d’Appello del Circuito Federale che, rispondendo al ricorso dell’amministrazione statunitense, sancisce come “ammissibili” le misure daziarie in importazione che il Presidente Trump aveva instaurato avvalendosi della International Emergency Economic Powers Act (IEEPA) del 1977.
Nella serata di ieri, 03 Giugno 2025, la Presidenza statunitense ha emanato un nuovo ordine esecutivo Presidenziale che apporta importanti modifiche al provvedimento, emesso alla fine di marzo, inerente ai dazi supplementari applicati su acciaio e alluminio. Avvalendosi della Sezione 232, e modificando proclami n.10895 e n 10896, viene stabilito che l’aliquota ad valorem su acciaio, alluminio e loro derivati viene incrementata dall’attuale 25% al 50%.
Nella giornata di ieri 28 maggio la Court of International Trade statunitense si è espressa sulle misure daziarie, portate avanti dall’amministrazione Trump, definendole “illegali e nulle”.
In data 15 Maggio, con la pubblicazione dell’avviso nel Federal Register statunitense, l’Amministrazione USA ha ufficializzato l’entrata in vigore dell’Ordine Esecutivo 14289: il provvedimento stabilisce una gerarchia vincolante per l’applicazione dei dazi aggiuntivi, in uno scenario in cui un codice doganale è soggetto a più misure restrittive. Nel testo ufficiale viene specificato che l’Ordine Esecutivo sarà applicato con effetto retroattivo a partire dal 4 Marzo 2025.
Come da comunicazione pubblicata sul sito della Casa Bianca in data odierna, il governo degli Stati Uniti d’America e quello della Repubblica Popolare Cinese, hanno raggiunto un accordo inerente ai dazi aggiuntivi recentemente applicati a merci importate di origine cinese e statunitense.
In risposta all’introduzione delle nuove misure daziarie da parte degli Stati Uniti su acciaio, alluminio e numerosi altri prodotti europei, l’Unione Europea ha predisposto un piano di misure compensative dal valore complessivo stimato in circa 100 miliardi di euro. L’iniziativa, attualmente in fase consultiva, si configura come una delle reazioni più incisive mai intraprese da Bruxelles in ambito di politica commerciale.
Con la pubblicazione del Regolamento (UE) 2025/796 nella Gazzetta Ufficiale del 25 aprile 2025, l’Unione Europea ha introdotto nuovi dazi compensativi sulle piattaforme di accesso mobile (Mobile Access Equipment – MAE) di origine cinese, in aggiunta ai dazi antidumping già in vigore dal gennaio 2025.
Come trattato in un precedente contributo, a partire dal 2 aprile, la Presidenza statunitense ha introdotto ufficialmente dazi aggiuntivi pari al 25%, su prodotti finiti del settore automotive. Con tale disposizione veniva anche annunciato che, per le parti di ricambio di automobili, il dazio supplementare sopra riportato non sarebbe entrato in vigore prima del 3 maggio 2025.
A partire dal 2 maggio 2025 gli Stati Uniti metteranno fine all’esenzione doganale per i prodotti importati Made in Cina e Made in Hong Kong, anche per beni di valore inferiore ad 800 dollari.
La Commissione europea ha recentemente aggiornato il proprio database delle Informazioni Tariffarie Vincolanti (ITV), ampliandone le funzionalità e la profondità temporale. Nello specifico, da oggi 14 Aprile, è possibile consultare anche le ITV non più in corso di validità, emesse a partire dal 1° gennaio 2004.
Tramite la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale UE (Serie L del 14 Aprile 2025), la Commissione Europea emana il Regolamento di Esecuzione (UE) 2025/778, con l’obiettivo di introdurre nuovi dazi supplementari per prodotti Made in USA, importati nell’Unione Europea.
Sabato 12 aprile il Presidente Trump ha annunciato una nuova modifica alle restrizioni dei “dazi reciproci” introdotti nei giorni scorsi e che, ad oggi, comportano un’aliquota “standard” del 10%, fino a luglio 2025, per i prodotti importati negli Stati Uniti d’America.