In risposta all’introduzione delle nuove misure daziarie da parte degli Stati Uniti su acciaio, alluminio e numerosi altri prodotti europei, l’Unione Europea ha predisposto un piano di misure compensative dal valore complessivo stimato in circa 100 miliardi di euro. L’iniziativa, attualmente in fase consultiva, si configura come una delle reazioni più incisive mai intraprese da Bruxelles in ambito di politica commerciale.
Il pacchetto di contromisure include l’imposizione di dazi su un’ampia gamma di beni provenienti dagli Stati Uniti, tra cui dispositivi elettronici (inclusi smartphone di fascia alta), prodotti agroalimentari, veicoli, componentistica industriale, materie plastiche, superalcolici e attrezzature meccaniche. Secondo quanto dichiarato dalla presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, l’approccio sarà “proporzionato ma determinato”, con l’obiettivo di salvaguardare gli interessi economici e strategici dell’Unione. La Commissione ha avviato una consultazione pubblica rivolta a imprese e stakeholder, la cui scadenza è fissata al 10 giugno. I contributi raccolti confluiranno nella versione definitiva del provvedimento, che sarà adottato a valle di un confronto formale con i governi degli Stati membri.
Fonti interne alla Commissione stimano che l’impatto delle misure statunitensi possa compromettere esportazioni europee per oltre 26 miliardi di euro l’anno, interessando circa il 70% del volume complessivo dell’export UE verso gli Stati Uniti. In parallelo al processo di definizione delle contromisure, l’esecutivo europeo ha annunciato l’intenzione di adire le vie legali presso la World Trade Organization (WTO), sostenendo che le azioni unilaterali di Washington risultino in contrasto con gli accordi multilaterali in vigore.
Il commissario europeo per il Commercio, Maroš Šefčovič, ha inoltre anticipato che eventuali misure aggiuntive potrebbero colpire settori strategici delle esportazioni europee verso gli USA, come i rottami ferrosi e le sostanze chimiche, per un valore stimato di circa 4,4 miliardi di euro.
Si ricorda come, in data 14 Aprile, l’Unione Europea abbia adottato dazi supplementari all’importazione per prodotti Made in USA e abbia provveduto a sospendere tali dazi per un periodo di 90 giorni, in attesa di monitorare lo scenario geopolitico nelle prossime settimane.
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